Salmond stà puntando ad una Scozia che faccia ancora parte del Regno Unito ma con maggior controllo sulle sue finanze, con il potere di tenere nelle sue casse i profitti della vendita del petrolio del mare del Nord e di fissare una tassa sulle imprese minore di quella inglese, quindi si tratterebbe di un'indipendenza amministrativa dall'Inghilterra ma Londra dovrebbe poi accollarsi tutti i costi sostenuti dalla Scozia
Scoperta la vera intenzione di Salmond i tre maggiori partiti britannici fanno fronte comune nel difendere l'Unione, inoltre Cameron ha fatto sapere che se la Scozia verrà dichiarata indipendente dovrà abbandonare la sterlina per adottare l'euro, il debito scozzese graverebbe tutto sul Paese stesso poichè non riceverebbe più l'aiuto di Londra
Poichè Salmond si è reso conto che al momento il referendum avrebbe esito negativo perchè solo il 32% degli scozzesi sono favorevoli alla secessione della Scozia dal resto della Gran Bretagna, quindi quando Dowing Street ha fatto sapere che potrebbe esserci già nel 2013 un referendum approvato da Westminster Salmond ha ribattuto che il referendum ci sarà nel 2014 con la gestione affidata al parlamento scozzese accusando poi Cameron di voler decidere, pur non avendone il potere, le regole del referendum ma la verità è che spera di riuscire a portare il più alto numero di scozzesi dalla sua parte ed ha bisogno di più tempo
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