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martedì 20 dicembre 2011

RIFORMA FINANZIARIA A LONDRA

Il Governo Britannico prima della fine della sua legislatura intende effettuare una riforma del sistema bancario per proteggere i conti correnti dei singoli cittadini da un'eventuale nuova crisi finanziaria dividendo le attività al dettaglio delle banche dalle attività d'investimento






Osborne, ministro delle finanze, ha dichiarato che in casi di crisi gli elementi del sistema essenziali per le famiglie e le imprese continueranno a funzionare senza gravare sui contribuenti; Boris Johnson, il sindaco di Londra, è intervenuto dicendo che la riforma servirà a bilanciare l'economia britannica. La riforma costerà alle banche tra i 4 e i 10 miliardi di euro



CLEGG VUOLE LA RIFORMA DELLA CAMERA DEI LORD

Oggi i membri della Camera dei Lord, o Camera dei Pari, ne possono far parte o per diritto ereditario, o perchè sono Vescovi della Chiesa Anglicana o perchè sono membri nominati






Clegg vuole presentare una riforma nel 2012 per rendere la Camera Alta quasi interamente elettiva, poichè secondo il vice premier i Lord sono un affronto ai liberaldemocrazia in quanto nepotismo e patronato prevalgono sul merito, per ora i Conservatori non si sono espressi sulla questione

PER SALVARE L'EURO SERVONO 200 MILIARDI MA LONDRA NON VUOLE VERSARE LA QUOTA EXTRA

Nell'ultimo vertice dell'Ue si è arrivati alla conclusione che per salvare l'Euro bisogna versare 200 miliardi di euro extra all'FMI: 150 saranno versati dai Paesi dell'Eurozona, mentre i restanti 50 miliardi dai Paesi Europei che ne sono fuori, inizialmente Londra aveva espresso parere contrario, ora sembra che deciderà il suo contributo nel corso del G20



Il Ministro degli esteri tedesco, Guido Westerwell, è volato a Londra per un summit con il Ministro degli Esteri inglese, William Hague, durante il quale ha dichiarato che per la Germania la Gran Bretagna è un partner importante nell'Ue e che bisogna rimanere uniti per creare un mercato finanziario d'interesse comune. Hauge ha poi dichiarato che le richieste della Gran Bretagna non sono cambiate dall'ultimo summit Europeo ma l'incontro con Westerwell è servito per un riavvicinamento e che c'è un impegno reciproco a cercare nuove soluzioni per rafforzare il mercato unico europeo